localizzazione: lorem ipsum
anno: 1989-1990
committente: lorem ipsum
servizi svolti: Progettazione e D.L.
La formazione dei Piani territoriali paesistici è stata avviata dalla Regione Lombardia, nel 1986 in ottemperanza alla legge statale n. 431/85 – Legge Galasso – che prevedeva l’obbligo per le regioni di sottoporre a specifica normativa d’uso e di valorizzazione ambientale il proprio territorio.
L’Amministrazione provinciale, anticipando i compiti di programmazione territoriale previsti dal disegno di legge di riforma del sistema delle autonomie locali, già, approvato dalla Camera dei Deputati, ha accolto con favore la delega attribuitale dalla Regione Lombardia per la redazione di detti. Piani.
Tali strumenti costituiscono la base sulla quale impostare la pianificazione del territorio a livello locale e a dimensione regionale, che tenga conto di elementi di carattere ambientale e paesaggistico, nell’accezione più ampia, e finora assenti o marginalmente considerati nella programmazione dello sviluppo territoriale.
La presenza, di esperti in diverse discipline. ha consentito di effettuare tutta, una serie di analisi, dettagliate del territorio, considerando tutti gli aspetti, geologici – idrologici, vegetazionali, storici, antropici che lo contraddistinguono, e considerando altresì le zone a diversa valenza ecologica.
Tutto lo studio elaborato con competenza e professionalità, costituisce un patrimonio di grande valore finora inesistente, che consente d’i conoscere in maniera coordinata il territorio, di programmare, il suo sviluppo in un rapporto armonico di equilibrio con esigenze di tutela e di salvaguardia del nostro ecosistema.
II materiale pubblicato, fatti salvi i contributi specialistici, è stato prodotto dalla comune volontà di rispondere in modo coerente a un tema di straordinaria presenza, culturale creando, in un panorama, povero di sperimentazioni, le condizioni metodologiche per la fondazione di una disciplina che apra nuove vie e nuovi orizzonti alla pianificazione territoriale. Lo sforzo maggiore è consistito nella individuazione delle coordinate analitiche e progettuali, in una visione storiografica capace di comprendere il ruolo strutturale e sovrastrutturale della storia e il ruolo determinante della natura nella configurazione morfologica e come risultato di trasformazioni economiche. Nell’assemblaggio dei testi si è privilegiata inizialmente la visione problematica dei temi, rispetto alle singole specificità, disciplinari, per riassumerle poi nella normativa; per la particolarità della sua concezione, infatti si tratta, a nostro avviso, di una sperimentazione innovativa rispetto al concetto tecnicista in uso. Il risultato raggiunto da questa fase dei lavori esprime solo il primo momento della progettazione paesistica ed è limitato alla definizione delle aree naturalistiche, delle barriere e del controllo della antropizzazione, unitamente alla individuazione dei punti di percezione paesistica, della semiologia naturalistica e delle localizzazioni delle emergenze storiche.