Presso l’impianto di depurazione di Sant’Antonino Ticino è stato realizzato, sopra la copertura dei bacini di sedimentazione primaria, un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile solare della potenza di 956,34 kWp tramite sistema di conversione fotovoltaica.
Utilizzare l’area dell’impianto di depurazione per la produzione di energia fotovoltaica rappresenta l’occasione per trasformare un depuratore in una struttura energetica polivalente aumentandone la già elevata funzione ambientale e di innovazione tecnologica. Il depuratore, già struttura di risanamento, limita così l’uso di fonti energetiche inquinanti.
In Italia il consumo energetico del servizio idrico integrato ammonta complessivamente a 7,5 miliardi di kWh/a. Il consumo di energia di un impianto di depurazione dipende non solo da fattori “strutturali” (quali portata e carico inquinante in ingresso) ma anche dalla gestione del processo depurativo.
Nello studio di diagnosi energetica sono stati analizzati i possibili interventi che possono contribuire a migliorare l’efficienza energetica del depuratore, quali interventi strutturali e criteri gestionali, interventi elettromeccanici (sostituzione motori elettrici) e sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili, ponendo particolare attenzione alla quantificazione dei prevedibili benefici attesi dalla realizzazione dei possibili investimenti.